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mercoledì 30 settembre 2015

Creare un’antenna WiFi con materiali di riciclo

Le connessioni WiFi sono ormai lo standard per l’accesso alla Rete: non comportano l’utilizzo di cavi, consentono di sfruttare più dispositivi contemporaneamente e, soprattutto, garantiscono la possibilità di navigare a tutti quei device portatili che ormai spopolano la casa. Può capitare, però, che in alcune zone della propria abitazione il segnale non sia sufficiente per garantire buone performance: prima di cambiare router, perché non tentare dei metodi casalinghi e di riciclo creativo per potenziarne la portata?

Sono molti i fattori che possono influire sul segnale WiFi del proprio router. Si tratta di una comunicazione a radiofrequenza mediamente debole, quindi può capitare che una parete troppo spessa, una porta o la presenza di mobili possano pesantemente influire sulla possibilità che le onde radio si diffondano uniformemente in tutta casa. Prima di passare ai metodi creativi, è quindi bene verificare alcuni requisiti fondamentali: il router non dovrebbe essere posizionato nell’immediata prossimità di strumenti elettronici per evitare interferenze, l’antenna non dovrebbe essere coperta o nascosta da parti di mobili e altri oggetti d’arredamento e, non ultimo, la posizione del dispositivo dovrebbe essere generalmente al centro dell’appartamento, così che risulti equidistante da ogni stanza.

Riflettore a lattina

Tra i più diffusi metodi di riciclo per potenziare la portata del WiFi casalingo, il riflettore a lattina è certamente il più gettonato. Questo perché di facilissima realizzazione e dal costo praticamente inesistente. Per procedere, bisogna dotarsi di questi strumenti:
Una lattina da bevande vuota;
Delle forbici resistenti, meglio se da giardinaggio;
Una taglierina o un seghetto per il metallo;
Nastro adesivo, meglio se biadesivo.

Si inizia rimuovendo dalla lattina la tipica linguetta, mantenendo però intatto il foro sull’estremità del contenitore. Con l’aiuto della taglierina o delle forbici, si taglia il metallo per tutto il diametro del collo, lasciando intatta – quindi collegata all’estremità superiore – solamente un’area di circa 1,5 o 2 centimetri. Dopodiché, il cono della lattina verrà ulteriormente tagliato verticalmente seguendo una linea retta, che ne permetterà l’apertura: si otterrà una sorta di riflettore convesso.

Il dispositivo casalingo creato andrà posizionato sull’antenna del router, facendo scorrere quest’ultima all’interno del classico foro del contenitore. Ne costituirà la base di supporto e permetterà all’improvvisato riflettore di rimanere in posizione. Per evitare che il metallo rovini l’antenna stessa, si può ricoprire il profilo interno del foro con delnastro isolante, lo stesso per la parte di metallo che poggia direttamente sulla scocca del router. In alternativa, si possono usare piedini in feltro per mobili. Qualora il taglio fosse irregolare o ricco di scanalature, può essere utile la limatura con della carta vetrata. Questo sistema ha però sia pro che contro, come spiegato di seguito e senza pretesa di essere esaustivi:
Vantaggi: aumenta la potenza del segnale rendendolo accessibile ad angoli della casa prima non raggiunti;
Svantaggi: l’aumento è direzionale, ovvero limitato allo spettro derivante dal rimbalzo delle onde sulla superficie della lattina. Questo può limitare la propagazione delle onde in altre aree prima raggiunte, proprio perché l’emissione non è più omnidirezionale.

Antenna a barattolo

Un progetto più complesso, quindi adatto agli utenti con media esperienza, vede la costruzione non di un riflettore ma di un’antenna vera e propria, spesso conosciuta con il nome di “cantenna”, dall’inglese “can” (barattolo). Saranno necessari i seguenti strumenti:
Un router o un dongle USB con connettore per antenne esterne o rimovibili;
Un barattolo di latta;
Un connettore N per frequenze RF, femmina, acquistabile nei negozi di informatica o dedicati ai dispositivi TV;
Del filo di rame semirigido, anche recuperato da vecchi cavi coassiali delle antenne TV;
Trapano e colla a caldo;

Le istruzioni qui fornite fanno riferimento a un barattolo di dimensioni standard, come i comuni prodotti da supermercato: le distanze dovranno essere aumentate o diminuite in proporzione per contenitori più grandi o più piccoli.

Si inizia praticando un foro sul lato del barattolo, a circa 3 centimetri dall’estremità chiusa dello stesso. Il foro deve permettere l’inserimento sia del filo di rame che di adagiare il connettore N, si consiglia quindi di procedere con il trapano prima con una punta fine e poi di allargare progressivamente fino a raggiungere la dimensione desiderata. Terminata l’operazione, si fissa nell’aggancio interno del connettore un pezzo di cavo in rame di circa 2,6 centimetri, in alternativa può essere utilizzato anche un chiodino sempre nello stesso materiale. Il diametro deve essere sufficientemente largo affinché rimanga in perfetta posizione senza l’ausilio di colle o saldature.

A questo punto, il connettore viene inserito nel foro già effettuato sul barattolo, con l’estremità in rame all’interno. Per fissare il connettore alla parete in latta, si possono utilizzare le apposite viti normalmente vendute in accoppiata con il connettore stesso oppure della colla a caldo, da applicare esclusivamente all’esterno. Con un cavo coassiale per antenne, sia autoprodotto che acquistato nei negozi di elettronica, si collega quindi il dispositivo realizzato al router. Il vantaggio è un notevole incremento della potenza del segnale WiFi, tuttavia un’antenna così realizzata è altamente direzionale, quindi andrà orientata nella precisa posizione che si vorrà rendere accessibile alla connessione wireless.
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martedì 29 settembre 2015

Fontana da giardino con materiali di riciclo

Una piccola fontana è l’elemento ideale per ravvivare un giardino: oltre ad appagare la vista e rendere uno spazio verde più prezioso, il dolce suono dell’acqua ha un immediato effetto rilassante. Ma come fare per costruirne una riutilizzando materiali già disponibili in casa, sbizzarrendosi con il riciclo creativo?

Le piccole fontanelle da giardino non sono altro che un sistema a circolo continuo: tramite una pompa di ridotte dimensioni, l’acqua viene raccolta in un bacino e spinta in un percorso obbligato di tubi idraulici, per poi rovesciarsi all’esterno e quindi ritornare nella posizione originaria. Sebbene il mercato offra moltissime soluzioni pronte all’uso, realizzarne un esemplare originale ed ecologico è molto semplice. Il progetto che si andrà a illustrare è adatto a tutti, anche se richiede una media esperienza in fatto di collegamenti elettrici e messa in sicurezza dei cavi.

Fontana dal riciclo: i materiali

Per realizzare una fontana da giardino, occorre dotarsi sia di oggetti di riciclo che di altri elementi di nuovo acquisto, quali ad esempio la necessaria pompa idraulica. Fortunatamente, il prezzo di queste apparecchiature è mediamente contenuto, soprattutto per progetti di piccole estensioni. Di seguito, la lista di tutto quello che potrebbe risultare necessario:
Vasca in plastica per la raccolta dell’acqua, di dimensioni variabili a seconda dello spazio disponibile;
Pompa idraulica per fontane, con collegamento diretto alla rete elettrica oppure nell’ecologica variante fotovoltaica;
Tubi in PVC da esterno per cavi elettrici;
Tubi idraulici, di plastica o di metallo, di lunghezza e forma variabili;
Grata di metallo sufficiente per coprire la vasca, anche da recupero come vecchi piani grill o scheletri di poltrona;
Rete morbida in metallo o plastica a maglie strette, simile alle zanzariere;
Vasi, mattoni, sassi di varie forme, ghiaia, legnetti, tegole o qualsiasi altro elemento decorativo di riciclo;
Strumenti da lavoro come pala, silicone, trapano e viti, a seconda del proprio progetto.

Prima di cominciare, è utile tratteggiare su carta la bozza della struttura che si andrà a realizzare. In particolare, bisogna prestare elevata attenzione alle caratteristiche della pompa in proprio possesso, poiché determineranno la grandezza e la resistenza della fontana stessa: quanta acqua può gestire, l’immersione totale o parziale dell’apparecchio, la lunghezza massima dei condotti idraulici, le norme di sicurezza energetica. Proprio in fatto di sicurezza dell’impianto, è consigliato optare per un sistema fotovoltaico, dove la pompa è collegata a un piccolo pannello solare facilmente mimetizzabile nella vegetazione. Non essendoci allacciamento con la rete elettrica domestica, i rischi sono minori. Inoltre, le opzioni solari normalmente funzionano a un bassissimo voltaggio, già questo sufficiente per evitare spiacevoli conseguenze.

Fontana da giardino: le istruzioni

Il primo passo per costruire la struttura desiderata, è quello di scavare una buca che possa agevolmente contenere la vasca di raccolta: l’estremità superiore, infatti, sarà a livello del terreno. Il contenitore dovrà rimanere stabile nella sua posizione, quindi si riempiano gli spazi eventualmente vuoti con ghiaia o sassi. Dopodiché, si passa alla predisposizione del canale per il collegamento dei cavi: scavando a pochi centimetri dal terreno, si predispone il percorso del tubo in PVC dall’interno della vasca al luogo di collegamento alla presa o del pannello fotovoltaico. Quindi si procede alla realizzazione della fontana vera e propria, di seguito uno schema semplificato:


Schema semplificato fontana

Si parte predisponendo un letto di sassi e ghiaia sul fondo della vasca, dove verrà adagiata la pompa secondo le specifiche d’altezza e immersione del produttore. Posizionato l’apparecchio, si collega il cavo d’alimentazione fatto scorrere nel suo canale in PVC così come la prima parte dei tubi d’emissione dell’acqua, solitamente in gomma o materiali flessibili. Si prende quindi la grata e, dopo aver predisposto al centro il tubo idraulico, la si fissa direttamente sopra la vaschetta nel modo preferito, ad esempio con chiodi a “U”. Questa fungerà da struttura per agevolare la caduta dell’acqua e adagiare gli elementi di decoro. Si ricopre quindi la struttura metallica con la rete morbida a maglie strette, per evitare che la caduta dei liquidi nel bacino trascini sassolini e legnetti che potrebbero interferire con il normale funzionamento della pompa.

Completata la zona interrata e di prima superficie, si passa alla predisposizione dei decori esterni. L’idea è quella di far sgorgare l’acqua dall’estremità superiore di un oggetto di riciclo, come un’anfora, un vaso, una composizione di massi o uno scivolo di tegole: qualsiasi cosa suggerisca la fantasia. Ipotizzando si voglia utilizzare un vaso dalle forme particolari, con il trapano è necessario effettuare un foro sulla superficie inferiore per consentire il passaggio del tubo, dopodiché si riempie il vaso stesso di ghiaia o sassi per mantenere il condotto interno al centro. L’estremità finale del tubo può essere fissata anche con un colletto di silicone o colla ad alta tenuta, soprattutto se flessibile. Fatto questo, si appoggia il vaso sulla grata, verificando non solo regga, ma anche non esistano torsioni dei condotti.

Sulle parti scoperte della grata si posizionano quindi dei sassi o dei vecchi cocci, magari predisponendo qua e là dei frammenti di specchi per ricreare giochi di luce al passaggio dell’acqua. Sebbene dall’esterno la struttura in metallo non deve essere visibile, si tenga presente come gli oggetti predisposti non debbano impedire la caduta dei liquidi nella sottostante vasca di raccolta. Infine, si versa lentamente la quantità d’acqua specificata dalla pompa su questo manto di pietre e ghiaia, affinché vada a riempire il bacino interrato. Fatto questo, la fontana è pronta per essere accesa: basterà collegarla alla presa di corrente o all’apposito pannello fotovoltaico.
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lunedì 28 settembre 2015

Borse fatte a maglia, consigli per realizzarle

La maglia non è un’attività da intendere solo e semplicemente in modo tradizionale, ma può rappresentare un metodo in cui il riciclo creativo trova un’espressione interessante, soprattutto per creare simpatiche borse e borsette. Accanto ai filati tradizionali, infatti, si possono utilizzare materiali che sono normalmente in commercio, come la rafia, oppure prodotti di recupero. Basti pensare che in ogni casa abbondano spesso vecchi vestiti acquistati e poi dismessi: abiti non più alla moda, gonne e t-shirt possono essere tagliati a strisce, per realizzare un un insolito filo da lavorare.

Al riciclo creativo possono concorrere anche perline, cerniere e decorazioni varie, che vanno aggiunte alla creazione secondo le proprie preferenze. Ma come si può ricorrere alla maglia per realizzare borse e borsette? Ci sono due modi fondamentali, a ferri o all’uncinetto, ed entrambi possono essere supportati da speciali complementi per realizzarne la chiusura. Se non si vuole ricorrere a determinati supporti, si possono usare i bottoni o filati di perline colorate.

Maglia i ferri

Prima di iniziare a lavorare sulla propria borsa, vanno scelti i ferri adatti. Questa decisione dipende dallo spessore del materiale che si andrà a utilizzare e dalla morbidezza che si vuole raggiungere. È però sempre consigliabile optare per una maglia serrata, non morbida, soprattutto se la borsa non sarà semplicemente decorativa. Superata questa fase preliminare, è utile seguire questi consigli:
Uno dei metodi più veloci per realizzare una borsetta ai ferri è preparare un rettangolo in maglia, secondo la grandezza desiderata;
Il rettangolo si realizza con vari giri di maglia con il punto legaccio, che consente di dare un certo spessore ed è il più semplice da eseguire;
I bordi del rettangolo vanno fissati tra loro con ago e filo, badando di lasciare uno dei due lati più lungo: sarà il lembo di chiusura;
La chiusura può avvenire fissando due o più asole a quest’ultimo lembo e, in corrispondenza, cucire sul lato opposto tanti bottoni quanti sono le asole;
A parte, si deve preparare la tracolla. È sempre un rettangolo a punto legaccio, con un lato molto corto e l’altro secondo la lunghezza desiderata;
La tracolla va infine fissata con ago e filo alle due estremità superiori della borsa.

Maglia all’uncinetto

Anche per l’uncinetto servirà scegliere il ferro più adatto, così come già visto nelle istruzioni precedenti. Per realizzare una borsetta dalla forma a sacchetto, si seguano queste istruzioni:
Prima di tutto, va preparata la base. Questa sarà di forma circolare e necessita un inizio con tre o quattro punti catenella, fissati con numerosi giri di maglia bassa intorno a essi, aumentando con due maglie di punti catenella a ogni giro. La base è terminata quando raggiunge la grandezza desiderata;
Perpendicolarmente alla base, va eseguito un giro a maglia bassa, senza aumenti né diminuzioni. Ripetere il processo in altezza, finché la borsa non raggiunge la lunghezza voluta;
Chiudere con un giro di maglia alta e cinque o sei giri di maglia bassa;
A parte bisogna realizzare due trecce, una di piccolo spessore, l’altra più spessa e resistente. La seconda, in particolare, sarà la tracolla;
La tracolla viene fissata con ago e filo alle estremità della borsa, mentre la treccia meno spessa si deve far passare attraverso i fori del giro a maglia alta: così facendo, la chiusura apparirà drappeggiata.
Borse con supporti

Qualora si volessero utilizzare dei supporti aggiuntivi per realizzare la chiusura della borsa, è sufficiente seguire questi consigli:
In commercio esistono delle chiusure ad hoc per le borse realizzate a mano: ad esempio le chiusure a scatto, simili a quelle delle clutch. Le più comuni sono in vari materiali plastici, ma ce ne sono anche in metallo. Queste ultime sono da preferire, perché più resistenti e durature;
Un altro tipo di chiusura è la comune cerniera. La zip viene solitamente scelta a fine realizzazione della borsa, così che sia in misura. Se la si vuole recuperare da un vecchio prodotto, come un abito, è bene effettuare delle prove con campioni di filato, in modo da impostare una proporzione di grandezza che consenta di capire quanti centimetri corrispondano a ogni maglia e a ogni giro;
In commercio esistono anche dei supporti circolari in legno o vimini, cui si può ricorrere nel caso la borsa che si realizza sia a mano e non a tracolla;
La tracolla può essere rappresentata anche da una catenella in metallo, nastri o altre stoffe di riciclo.
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domenica 27 settembre 2015

Realizzare un portabiciclette con i pallet

Primavera ed estate sono i periodi più indicati per lunghe gite in bicicletta, soprattutto qualora si vivesse in prossimità della campagna e in famiglia vi fossero dei bambini. La ritrovata voglia di pedalare, però, si abbina spesso al caos in giardino: bici abbandonate sui viadotti, poggiate alla rinfusa sulle mura perimetrali della casa, fiori e piante distrutti dal peso di un manubrio. Perché non realizzare, allora, un portabiciclette con dei materiali di riciclo creativo?

Tra i progetti più semplici per un portabiciclette da giardino fai da te, c’è sicuramente il ricorso ai pallet, ovvero quei bancali in legno solitamente utilizzati nei magazzini e nella grande distribuzione per impilare le merci. Trovarne un esemplare è molto semplice: sono molte le aziende o i supermercati che, desiderosi di sbarazzare l’ingombro, permettono ai clienti di approfittarsene. Inoltre, non capita di rado di riceverli alla consegna di dispositivi di grandi dimensioni come mobili, elettrodomestici e molto altro ancora. Il progetto proposto si compone di due fasi: la realizzazione della struttura e la costruzione del divisore.
Portabiciclette con pallet: struttura base


Struttura base del portabiciclette

La struttura base del portabiciclette con pallet è decisamente semplice da realizzare. Di seguito, gli strumenti che potrebbero tornare utili:
Un pallet di dimensioni standard, quindi di circa 1×1,2 metri;
Una sega per legno, anche elettrica;
Carta vetrata o levigatrice per legno;
Fissante e colori acrilici per esterni.

La logica di sfruttamento per sorreggere le biciclette è di immediata comprensione: le ruote andranno inserite fra gli spazi degli assi orizzontali che compongono il bancale, fornendo sostegno. Il primo elemento da verificare, allora, è che tali spazi siano sufficientemente larghi per ospitare i pneumatici: in genere, le misure standard di adattano senza problemi a bici da corsa e o da città, mentre per lemountain bike la compatibilità deve essere vagliata di volta in volta.

Lungo le estremità, gli assi orizzontali del pallet sono fissati a un passante di legno perpendicolare. Sebbene la bicicletta possa essere adagiata nonostante questo intoppo, ovvero sollevandola, l’ideale sarebbe creare un canale per facilitare l’operazione, soprattutto ai più piccoli. Per farlo, basta dotarsi di sega – anche elettrica – facendo però attenzione a non ferirsi: indispensabili sono guanti e occhialini protettivi. In caso di dubbi, si consulti lo schema allegato.

Si procede quindi alla fase di levigatura, per eliminare tutti quei residui – come le schegge, essendo il bancale grezzo – che potrebbero rovinare la ruota bucandola. Con la carta vetrata, oppure la levigatrice elettrica, si tratta l’intera superficie della struttura. Fatto questo, si passa una mano di pittura fissante, per evitare che gli agenti atmosferici come la pioggia portino a una rapida degradazione del legno, e terminata la fase di tiraggio si può ricoprire il tutto con la vernice acrilica della tonalità preferita. In attesa che la vernice asciughi, si può passare alla creazione del divisore.
Portabiciclette con pallet: divisore


Divisore, schema semplificato

Per donare robustezza al portabiciclette, e resistere agli eventuali urti senza procurare la caduta delle due ruote, può essere utile realizzare un divisore. Non si tratta di un’operazione essenziale, soprattutto se le biciclette rimangono in posizione con la base già realizzata, ma è certamente indicato sia a livello di resistenza che di decoro.

È necessario, innanzitutto, pensare a quante bici si desidera ospitare. Se poche, si può semplicemente tagliare la base precedente – sempre prestando la massima attenzione – alla sua metà: una parte rimarrà poggiata al terreno, l’altra verrà montata in verticale. Per esigenze più ampie, invece, si dovrà ricorrere a un secondo pallet, anche questo da dividere a metà. Il design finale sarà perciò doppio, ovvero permetterà l’alloggiamento delle due ruote su entrambi i lati.

Per effettuare il taglio si faccia affidamento all’asse portante centrale che, con buona approssimazione, permetterà la separazione in due parti uguali. Fatto questo, si passa al montaggio verticale: in una struttura doppia, le due metà tagliate dovranno essere inserite perpendicolarmente rispetto alla base, ma speculari l’un l’altra, così come da schema allegato. Il fissaggio alla struttura è a piacere, purché sia allineato ai canali della base. Il consiglio è quello di utilizzare viti autofilettanti di una lunghezza adeguata, da avvitare dal fondo della base all’estremità del divisore, associate a supporti a “L” in acciaio da predisporre alle due estremità o al centro, quindi a barre laterali d’unione. Infine, non resta che levigare e dipingere, così come precedentemente illustrato.
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sabato 26 settembre 2015

Lanterne decorative fai da te

Amate creare, tagliare, incollare, utilizzare vecchi oggetti destinati al macero per ridargli nuova vita? Il fai da te è la soluzione giusta per reinventare oggetti di recupero e trasformarli in suggestive lanterne. Del resto la voglia di una serata all’aperto stimola la creatività, magari per una cena in compagnia di amici oppure per un drink rilassante. Niente di meglio che arredare il giardino, il balcone, la terrazza oppure anche lo spazio domestico con luci soffuse e d’atmosfera, sfoggiando una serie di originali e utilissime lanterne decorative ottenute con il riciclo creativo.



Costi quasi azzerati, fantasia lanciata verso l’alto, è il mix perfetto per ottenere da un comunissimo bicchiere o barattolo di latta delle eleganti lanterne. L’imperativo è seguire la fantasia senza esagerare con gli accessori e il colore, perché per un perfetto oggetto creativo spesso basta poco. Per illuminare le vostre serate potrete recuperare i vasetti degli omogeneizzati, lavarli accuratamente e decorarli avvolgendo l’esterno con giri stretti di cordino bianco e cordino grezzo. Alternando i vasetti per colore, potrete disporli creando una fila e rifinendo il tutto con unlumino. Ovviamente il vetro è il materiale più versatile per il riciclo creativo: tanti gli spunti, come ad esempio vecchi barattoli da sugo o di marmellate da lavare accuratamente eliminando le etichette.

Lanterne in vetro: idee di decoro


Possibile rivestire la superficie esterna con carte veline sottili, può bastare anche una striscia che copra metà della struttura, da fissare con la tecnica del découpage. Oppure carta di giornale, magari straniera come ad esempio i quotidiani cinesi, carta da origami, ma anche la carta che solitamente avvolge le arance dei banchi frutta. Se invece amate personalizzare, potete avvolgere del cartoncino tagliato in misura che avrete precedentemente inciso con i nomi degli ospiti, oppure con delle sagome e delle figure creando un gioco a contrasto. Fermate le estremità del cartoncino con due punti di pinzatrice.

Il vetro si può rivestire anche con la stoffa, magari quella di qualche vecchio collant colorato, da tagliare e sovrapporre per ottenere strisce bicolore. Oppure materiali leggeri come garze e lini di recupero, da fermare con giri stretti di cordino sottile in tinta. Se preferite qualcosa di più romantico potete applicare sul vetro, con poca colla stick, alcuni centrini piccoli da mini-torte, fissando su ognuno un cuore di carta rossa fermato con tre giri stretti di cordino bianco. Se invece adorate colorare, potete dipingere l’interno (tranne la base) con velature uniformi di colori all’acqua. Utilizzate toni freschi come il bianco, carta da zucchero, verde salvia, giallo canarino, grigio chiarissimo. Ripetete per ottenere strati uniformi che non mostrino trasparenze, stendendo il pennello con delicatezza, lasciando che il colore asciughi in ogni passaggio. Completate inserendo i lumini e creando un’infilata di colori degradati. Se invece amate l’effetto frost, potete utilizzare un vecchio smalto per unghie dalla tonalità perlacea. Versatelo in un bicchiere e allungatelo con un po’ di acetone, così da ottenere un effetto trasparenza. Applicate una velatura leggera sull’esterno del supporto di vetro da riciclare, utilizzando un pennello piccolo a punta piatta. Il colore si fisserà senza colare e, una volta asciutto, avrete ottenuto una tonalità luccicante e interessante.


Le lanterne si possono realizzare anche con i barattoli di latta, che dovrete forare accuratamente con un punteruolo da sbalzo (oppure un chiodo) così da ottenere dei decori che verranno evidenziati dalla luce. Importante eliminare etichette, coperchio e colla, lavare il barattolo quindi lavorare indossando dei guanti di protezione, oppure facendovi aiutare da una mano esperta. Se preferite invece la carta, è facile reperire in commercio le classiche lanterne rotonde o quadrate, con anima in metallo. Potete dipingere la superficie con tonalità leggerissime diluendo il colore con acqua per ottenere un effetto acquarellato. Magari sfumando ogni lanterna dall’alto verso il basso, ad esempio passando dal bianco al rosa tenue, al rosa baby. Oppure, al contrario, decorandole con colori diversi dalle tonalità intense ed estive, ad esempio rosso, turchese, verde, giallo, arancio. Ma questi articoli si possono abbellire anche applicando strisce sottili di stoffa, magari vecchie passamanerie dello stesso colore, avanzi di nastri regalo e cucendo strisce di perline colorate. Ma anche fissando con la colla, uno accanto all’altro, mini dischetti di carta velina così da creare un effetto pom-pom.

Utilizzando invece un supporto di base, ad esempio un vasetto di vetro di media misura ricoperto con la pellicola trasparente, potrete ottenere la vostra originale lanterna. Bagnate un tessuto leggero tagliato in misura più 1 cm di eccedenza, stendete la colla vinilica diluita sulla pellicola e applicatevi la stoffa stendendola bene. Ripassate la stessa con il pennello e la colla facendo in modo che non si creino pieghe e bolle, ma neppure colature. Lasciate asciugare capovolto, senza che il vasetto tocchi la superficie del tavolo (magari sopra il collo di una bottiglia), così da far solidificare il tutto. Quando sarà pronta, potrete girare la vostra lanterna eliminando supporto e pellicola. Potrete crearne una sequenza varia da impreziosire con lumini piccoli, oppure forando la base e inserendo in ognuna una lucina di Natale.

Lanterne: altre idee


Con la stessa tecnica potrete creare delle lanterne di corda o rafia, usando come supporto un palloncino gonfiabile che potrete avvolgere con il cordino bagnato di colla. I giri sovrapposti dovranno creare una griglia casuale ma non confusa. La colla renderà solido il cordino e, una volta asciutto, potrete forare il palloncino e liberare la lanterna. Infine se possedete tanti sacchetti di carta, come ad esempio quelli del pane o dello shopping, dipingeteli tutti dello stesso colore e lasciate asciugare. Tracciate un disegno su un singolo lato e, inserendo una base rigida all’interno tra i due strati, incidete aiutandovi con il cutter. Lavorate con attenzione per non ferirvi. Fissate all’interno, con la colla, la carta velina a contrasto così da chiudere l’apertura creata che verrà messa in rilievo dal lumino posto in un secondo momento. Ad esempio se il disegno è una silhouette, mascherando il profilo con la carta velina a contrasto, la sagoma verrà posta in evidenza dalla luce interna. In alternativa, se non amate disegnare e colorare, potete semplicemente forare un lato di ogni sacchetto creando un effetto simile a un ricamo. Le idee sono infinite: potete trasformare vecchi bottiglioni o damigiane capienti in grandi lanterne da porre all’ingresso, semplicemente inserendo luci luminose al loro interno. O ancora gabbiette di vario formato da appendere agli alberi inserendo piccoli lumini. Indispensabile porre tutte le lanterne sempre in zone sicure, utilizzando lumini scaldavivande che non dovrete mai lasciare incustoditi.
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venerdì 25 settembre 2015

11 Modi per Far Emergere l'Hipster che è in Voi e Arredare Casa

Ora che anche gli hipster sono passati di moda, sorpassati – se non lo sapevate, lo dice la bibbia dei trend Vice – da più giovani e frizzanti yuccie (o da chi si farà avanti nei prossimi mesi), possiamo considerare orami questa tendenza un vero e proprio stile consolidato a tutti gli effetti, al pari dei vecchi bobo, dei dandy, dei minimalisti e… la lista è troppo lunga. Oggi lo stile hipster, il loro modo di vivere, di vestirsi e di atteggiarsi, è uno spunto sicuro, anche per casa nostra. Pur difficili da definire, nel documentario Hipsters famoso in Australia, Samuel Johnson, presentatore della serie, suggerisce che ci siano alcuni elementi peculiari che caratterizzano uno stile di vita hipster: «Rifiuto della moda, amore per il vintage… niente più auto, solo bicicletta a scatto fisso, perché avere più di una marcia è da ingordi», dice. «Alimentazione vegana, acquisti a chilometro zero, si mangia solo quello che il proprio orto produce. Via il rasoio, spazio alla barba, proprio come la natura vorrebbe. Rifiuto del presente, amore per il passato, non seguire la massa: essere semplicemente se stessi». Vi suona familiare o è ancora tutto troppo lontano dalla vostra quotidianità? Ecco alcune “regole” per tirare fuori l’hipster che c’è in voi arredando casa.


1. Date importanza agli elementi vintage
«Che cos’è alla moda?» è una domanda che non sentirete mai dagli hipster. Loro voglio essere unici e amano tutto ciò che invece non è di tendenza. Cercate elementi vintage e di seconda mano e non seguite la moda del momento. Se avete a disposizione pezzi d’arredamento “vissuti”, ancora meglio! Una comoda sedia in pelle, acquistata in un mercatino o recuperata per strada, sarà considerata un oggetto d’arredo di valore da condividere con gli ospiti.


2. Installate un sistema innovativo per riporre le biciclette
Gli hipster e le biciclette sono una cosa sola. Le auto “fanno troppo XXI secolo”; molto meglio tornare alle origini e investire in mezzi di trasporto più sostenibili.

Un hipster responsabile non vorrebbe mai bloccare l’ingresso della propria casa con una bicicletta o occupare spazio non necessario in salotto. Al contrario, penserebbe a un modo intelligente per “parcheggiare” il proprio mezzo di trasporto con supporti verticali e sistemi composti da tiranti.


3. Scrivete con una macchina da scrivere
Come diceva Samuel Johnson, gli hipster “amano il passato”. Sarebbe di certo più comodo un laptop, ma una macchina da scrivere ha sicuramente più fascino.

Fatevi ispirare dai grandi della letteratura, incluso Jack Kerouac che scrisse il classico On the Road a 100 parole al minuto con la sua Underwood portatile. Tornate alle origini.


4. Create uno spazio per mettere in mostra la vostra creatività
Quando decidete di accettare l’hipster che c’è in voi, al tempo stesso riconoscete anche il vostro lato creativo. Si tratta di dedicare tempo alle passioni personali e creare il proprio angolo creativo può essere d’aiuto. Scegliete i motivi, le citazioni e le opere d’arte che più vi piacciono per rendere l’ambiente davvero unico.


5. Inserite prodotti sani nella vostra dispensa
Non è mai stato così di moda mangiare cibi che fanno bene alla salute. La lattuga non nuoce sicuramente, ma è meglio conservare nella dispensa un cavolo riccio new age. Una volta il riso integrale era considerato sano, vero? Ma non quanto la quinoa.

Preoccuparsi di quello che si mangia è giusto, e tutti i veri hipster lo sanno. Forse è arrivato il momento di riprodurre una dispensa “hipster” e iniziare a conservare tahin, carruba e mandorle attivate.


6. Coltivate il vostro orto
Perché non fare un passo in più e mangiare solo quello che si produce nel proprio orto? Coltivate un pezzo di terreno, avrete la certezza che non sono stati utilizzati pesticidi. L’unico svantaggio è quello di dover aspettare qualche mese per gustare la propria insalata.


Conosco personalmente alcuni hipster che allevano polli e tutti i giorni hanno le uova fresche da cuocere! Se avete spazio in cortile, perché non costruite un pollaio? Non dovrete mai più comprare uova.


7. Riciclate
Riutilizzate e trasformate gli scarti in tesori. Un hipster guarderebbe una vecchia cassa e vedrebbe infinite possibilità. Un comodino? Una posto per sedersi? Una scatola? Trovate dei modi per dare nuova vita agli oggetti.


8. Riservate uno spazio in casa per la cura dei capelli
Non c’è niente di più importante nella vita di un maschio hipster di avere la barba ordinata. Per essere sicuri che sia sempre perfetta, dimenticatevi di farla sul lavandino: una sedia da barbiere un po’ fuori moda è il complemento perfetto nella casa di un hipster.


9. Lasciate che la natura entri nella vostra casa
La generazione hipster apprezza molto la natura e un modo per farla entrare in casa è inserire piante da interno. Succulente, felci o cactus, scegliete voi, sono un modo elegante e divertente per dare un tocco di verde all’abitazione. Create un po’ di spazio per loro in piccoli vasi di terracotta, che potrete anche pitturare, o inseritele in vecchie ciotole o tazze.


10. Mettete in mostra i pezzi da collezione
Gli hipster non amano seguire la massa e quale modo migliore per mettere in mostra la loro unicità se non con i loro pezzi da collezione preferiti? Sia che si tratti della vostra vasta esposizione di libri di seconda mano, dei dischi preferiti o di qualcosa di ancora più singolare, come questa collezione di dispenser per caramelle, è “da hipster” mostrare agli altri di avere una passione per oggetti strani.


Gli hipster sono anche appassionati della loro moda personale. Borsalini, mocassini e una collezione elaborata di cravatte… Non chiudeteli in un armadio, rendeteli parte dell’arredamento!


11. Assemblate un’area caffè
Per gli hipster il caffè non è solo un interesse, ma una vera passione. Chicchi provenienti da un’agricoltura sostenibile, tostati alla temperatura giusta, rendono l’infusione perfetta. Una macchina da caffè di qualità, a casa, significa poter sperimentare diverse miscele e concedersi un nuovo hobby.
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giovedì 24 settembre 2015

10 FIOCCHI NASCITA FAI-DA-TE DA REALIZZARE CON AMORE



Oggi vi proponiamo una raccolta di idee creative che faranno felici le future mamme. Infatti qui di seguito potrete scoprire tanti modi diversi per realizzare dei fiocchi nascita fai-da-te con diverse tecniche e materiali.

In questo modo il fiocco nascita per il bimbo o la bimba in arrivo sarà davvero originale e ancora più bello perché lo avrete realizzato con le vostre mani. Per risparmiare potrete prendere spunto dal riciclo creativo e scegliere dei materiali di base che avete già in caso come veli delle bomboniere, scampoli di stoffa e di feltro, vecchi gomitoli di cotone, tela aida, nastri e bottoni di diversi colori.
1) Fiocco nascita in 10 minuti senza cucire

Vorreste realizzare un fiocco nascita fai da te ma non sapete cucire? In realtà saper cucire non è indispensabile per realizzare un fiocco nascita. L'importante è avere a disposizione i materiali giusti e sapere come utilizzarli. 


2) Fiocco nascita a punto croce

Ecco una bellissima idea adatta a chi sa ricamare a punto croce. Potrete decorare il vostro fiocco nascita con questa tecnica realizzando scritte e decorazioni in base al nome del bambino e a seconda che sia un maschietto o una femminuccia. 


3) Fiocco nascita all'uncinetto

Se sapete lavorare all'uncinetto potrete realizzare facilmente il vostro fiocco nascita o la vostra ghirlanda di nascita per bambino o per bambina. Potrete scegliere in base alle vostre preferenze quale tipo di filato e quale materiale o colore utilizzare. 


4) Fiocco nascita fai da te con pochi euro

Bastano pochi e semplici materiali per realizzare un fiocco nascita fai-da-te con pochi euro, grazie ai materiali di recupero che magari avete già in casa, a partire dal tulle delle bomboniere, e grazie al riciclo creativo. 


5) Fiocco nascita fai da te con fiore

Per realizzare un fiocco nascita fai-da-te molto semplice da creare con pochi materiali ma nello stesso tempo davvero originale vi serviranno del tessuto rosa o azzurro lucido, nastri per decorare e ovatta per le imbottiture. 


6) Fiocco nascita in pannolenci

Ecco una proposta davvero deliziosa per un fiocco di nascita fai da te in pannolenci da appendere alla porta di casa. Potrete ispirarvi a questo progetto per realizzare un fiocco di nascita a forma di mezzaluna su cui applicare le lettere del nome del nuovo arrivato. 


7) Fiocco nascita a punto croce senza macchina da cucire

Per creare questo fiocco di nascita non serve saper usare la macchina da cucire. Basta avere a disposizione il tessuto adatto per creare una decorazione a forma di fiocco e per realizzare i ricami a punto croce. 


8) Fiocco nascita con fiori e bottoni

Potrete realizzare il vostro fiocco nascita con tecniche miste, ad esempio abbinando fiori realizzati a maglia o all'uncinetto con lavoretti di bricolage che vi permetteranno di realizzare la base della vostra scritta di benvenuto da appendere alla porta di casa. 


9) Fiocco nascita a forma di busta

Creare un fiocco nascita a forma di busta, diverso dalle solite proposte e davvero originale, ci avevate mai pensato? Per creare la busta che fa da base al fiocco nascita vi servirà del feltro. Poi avrete bisogno di fiorellini decorativi e letterine di legno che si trovano nei negozi di bricolage. 


10) Fiocco nascita in feltro con cartamodello

Un cartamodello da scaricare e stampare vi verrà in aiuto per ottenere le diverse parti che vi serviranno per realizzare questo fiocco nascita in feltro, tra rametti, nuvolette e foglie decorative. 

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mercoledì 23 settembre 2015

SCATOLE DEI CEREALI: 10 IDEE PER IL RICICLO CREATIVO



Come riciclare le scatole dei cereali. I cereali per la colazione sono tra i prodotti più diffusi nelle nostre case, soprattutto ora che questi prodotti si trovano facilmente anche in versione bio e senza zuccheri raffinati aggiunti. Alcuni di voi forse per abitudine acquistano i cerali per la colazione sfusi, mentre altri li comprano confezionati nelle classiche scatole di cartone.

Se avete a disposizione delle scatole di cereali, quando terminerete il prodotto la prossima volta non buttate laconfezione in cartoncino ma provate a riutilizzarla in modo creativo. Abbiamo raccolto per voi delle idee davvero originali per il riciclo delle scatole di cereali, con progetti in cui potrete coinvolgere anche i vostri bambini.
1) Organizer per cassetti

Con le scatole dei cereali potrete creare un organizer in cartoncino per riporre in ordine dei piccoli oggetti oppure degli scomparti con cui organizzare più facilmente i vostri cassetti. 


2) Spolette per il lavoro a maglia

Come tenere in ordine la lana o il cotone quando i gomitoli stanno terminando? Potete creare delle spolette con il cartoncino ricavato dalle scatole di cereali. In questo caso andranno bene anche altri tipi di scatole, come quelle del riso o della pasta. 


3) Portariviste

Con una sola scatola di cereali abbastanza capiente o grazie all'unione di due scatole di cereali potrete realizzare un portariviste o un portaquaderni, utile anche per tenere in ordine i documenti. 


4) Astucci

Forse non ci avevate mai pensato, ma con le scatole di cereali potrete realizzare anche dei piccoli astucci in cui conservare matite e pastelli. Saranno utili sia a scuola sia nei lavoretti da fare a casa con i bambini che per creare piccoli regali.


5) Portafoto e cornici

Uno dei modi più semplici per riutilizzare le scatole dei cereali è quello di realizzare dei portafoto e delle cornici che potrebbero esservi utili anche come idea regalo a basso costo ma davvero originale. Potrete rivestire le cornici con della carta da regalo colorata. 


6) Etichette e bigliettini per i regali

Perché spendere per acquistare etichette e bigliettini per i regali quando possiamo realizzarli in casa a costo zero? Tra l'altro saranno molto più belli rispetto a quelli in vendita. Vi basterà partire da scampoli di stoffa, carta da regalo e scatole dei cereali. 


7) Collane e braccialetti

Ecco un'idea perfetta per chi ama creare gioielli fatti a mano con il riciclo creativo. Proprio a partire dalla scatole dei cereali potrete ritagliare delle strisce di cartoncino con cui creare delle perle per comporre collane e braccialetti. 


8) Copertine per quaderni

Con le scatole dei cereali potrete realizzare facilmente delle copertine per rivestire i quaderni che vi serviranno per personalizzarli e per trasformarli in bei regali per gli amici e per i bambini. 


9) Decorazioni per bambini

Con le scatole di cartone dei cereali potrete realizzare giocattoli e piccole decorazioni per i vostri bambini che potranno essere ispirate al mondo degli animali, delle favole e della fantasia. 


10) Portadocumenti

E per finire, ecco come realizzare un'originale portadocumenti da tenere a portata di mano in ufficio o in cucina. Basta appenderlo alla parete e qui potrete inserire biglietti da visita, avvisi e cartoline che vorreste non perdere d'occhio.

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