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venerdì 1 agosto 2014

GUIDA: Valutazione e restauro di una bici d'epoca



Questa Guida nasce per far comprendere al neofita le comuni difficoltà che si possono creare durante il restauro della propria bici d'epoca o durante la ricerca di informazioni a riguardo.



Il sempre maggiore interesse verso le bici d'epoca spinge molti lettori a richiedere informazioni, spesso richiedendo delucideazioni dettagliate e approfondite, senza aver prima consultato a dovere gli articoli presenti sul blog o senza nemmeno aver indagato personalmente sulla propria bicicletta. 
Personalmente, nonostante la crescita esponenziale di e-mail ricevute, cerco di rispondere a tutto e a tutti, ma sempre piu spesso mi trovo a rispondere di cose che sono facilmente reperibili tramite la navigazione sul blog (sul sito è presente una apposita barra di ricerca).
In queste brevi righe voglio sintetizzare le principali domande che mi vengono rivolte quotidianamente, l'obbiettivo è creare una sorta di FAQ (Domande frequenti) utile a tutti i neofiti:


Come identificare una bicicletta d'epoca: I marchi più importanti (Bianchi, Maino, Legnano, Dei, Gloria, Wolsit, Touring ecc...) marcavano gran parte delle componenti delle proprie bici. Per cui se le condizioni della vostra bici non permettono di risalire alla marca tramite l'analisi del telaio per la mancanza di decalcomanie o adesivi, munitevi di paglietta metallica e svitol e pulite le cosiddette parti bianche (mozzi, pedivelle, calotte movimento centrale, ecc.). Generalmente dovreste trovare la marca della bici incisa su queste componenti, una volta identificata la marca consultate le pagine di questo blog per confrontare la vostra bici con quelle già pubblicate in passato. 

Come risalire all'anno della bici: Molti dei marchi più importanti usavano marcare le proprie bici con l'anno di produzione (di norma con sigle tipo: 35 = 1935), solitamente se ne trova traccia sulle calotte e sul perno del movimento centrale o inciso dietro le pedivelle. Nel caso della Bianchi il numero dell'anno lo si può trovare un pò ovunque, oltre ai posti precedentemente indicati, anche sotto al manubrio, sui coni e sugli assi dei mozzi, sul bordo interno della serie sterzo. Faccio una precisazione limitando il ragionamente sulla Bianchi, in quanto è la marca di bici che maggiormente mi viene sottoposta: TUTTE le Bianchi antecendenti alla fine degli anni 50 devono essere marcate, per cui se sulla vostra Bianchi non trovate l'anno inciso è per due motivi: avete cercato male oppure è una Bianchi troppo recente, posteriore alla fine degli anni 50. 

Come risalire alla marca se non è presente nessun marchio inciso sulla bici: Se nonostante abbiate esaminato tutta la bici non sono emerse tracce di marche con molta probabilità si tratta di bicicletta artigianale o assemblata. In passato le biciclette venivano anche assemblate di negozianti e officine locali, i quali utilizzavano telai e componenti generici prodotti da ditte di ricambi, erano bici più economiche destinate ad un mercato locale. Generalmente il ciclistamarcava la propria bici solamente applicando la decalcomania col proprio marchio, quindi se trovate una bicicletta artigianale che nel tempo ha perso la decalcomanie quella la bici diventa completamente anonima e risalire alla sua marca diventa un impresa quasi impossibile, in quanto componenti e telai generalmente erano generici quindi utilizzati da centinaia di altri assemblatori e marchi minori. In alcuni casi però il ciclista, magari quello più importante, provvedeva a marcare pure talune componenti (come pedivelle e mozzi), in tal caso fate un tentativo di ricerca internet, oppure consultate il Registro Marchi Locali presente sul blog nella speranza di trovare info su questo marchio minore.

Spesso mi viene chiesto se dispongo di fotografie, informazioni, cataloghi, di biciclette anonime o di marchi locali o sconosciuti: Come premesso nel punto precedente in Italia vi erano migliaia di marchi di bicicletta, solo poche decine erano marchi importanti con un mercato nazionale e con produzioni di decine di migliaia di bici all'anno. La maggior parte dei marchi italiani facevano parte di un fitto sottobosco di ditte locali, assemblatori e ciclisti che nella propria bottega sfornavano biciclette assemblate con componenti generici a cui, infine, veniva applicato il fregio o la decal del Ciclomeccanico o della piccola Ditta. Al giorno d'oggi le informazioni e i documenti che abbiamo riguardo ai grandi marchi (Umberto Dei, Bianchi, Legnano, Maino, Taurus, Wolsit, Touring, ecc..) è di per sè molto ridotta, è giunto a noi veramente poco, di conseguenza vien da sè che recuperare informazioni per marchi molto piccoli o addirittura locali è impresa quanto mai impossibile. Se si tratta di un marchio locale con molta probabilità la bici locale proviene da un negoziante della vostra zona di residenza. Un sistema valido è indagare presso gli anziani del paese, meglio se appassionati di ciclismo, i soli che posso aver memoria riguardo al determinato marchio. Il mio aiuto in questi casi è spesso infruttuoso.

Mi viene domandato se fosse possibile avere pezzi di ricambio di biciclette di marchi sconosciuti o di marchi locali: La risposta nasce spontanea leggendo il punto precendente... così come le informazioni anche i ricambi sono arrivati ai giorni nostri in maniera molto ridotta. Spesso per reperire un pezzo di ricambio di una bicicletta prodotta in migliaia di esemplari da un marchio blasonato, come può essere la Bianchi, richiede mesi e molta fortuna nella ricerca, anche in questo caso vien da sè che risulta pressochè impossibile trovare il preciso pezzo di ricambio di un marchio che, magari, produceva 200 biciclette all'anno e solamente per il mercato locale. Se volete restaurare una bici prodotta nella vostra zona, la tecnica migliore è indagare fra i vecchi ciclisti, dai rigattieri e scrutando le bici dei vostri compaesani, è l'unica maniera per aumentare le possibilità di poter scovare una bicicletta "gemella" alla vostra e di conseguenza farvi un'idea di come era in origine. Con tali informazioni, assieme, possiamo trovare una soluzione: se il pezzo di ricambio che cercate è un pezzo inedito di quel marchio l'unico posto dove reperire un pezzo del genere è cercare nella vostra città oppure con fortuna nei vari mercatini e mostre/scambio sparsi in tutto il centro/nord Italia. Spesso però il pezzo che cercate altro non è che un componente "generico" quindi utilizzato da più marchi e assemblatori, quindi sarà più facile reperirlo adattandolo sulla vostra bicicletta. Di norma su una bici artigianale non potendo risalire all'aspetto originale e considerando l'uso esclusivo di componenti generici la si può completare con ricambi di nostro gusto, purchè coevi.

Da chi posso farmi restaurare una bicicletta d'epoca: Spesso mi chiedete se è possibile far restaurare una Bianchi degli anni 30 dal nostro ciclista o addirittura presso la casa madre (tipo Bianchi)... ricordiamoci che stiamo parlando di bici di decenni e decenni fà, sia i rivenditori che la casa madre generalmente non sanno nemmeno di cosa state parlando: gli anni, le tecnologie e i personaggi sono cambiati. La soluzione migliore è chiedere ai vostri ciclomeccanici della zona, magari quelli più anziani, se hanno voglia e tempo di poter mettere mano sulla vostra bici d'epoca, ovviamente i risultati possono non essere sempre pari alle vostre aspettative. I risultati migliori si ottengono sempre facendo i lavori da sè e documentandosi precedentemente in maniera approfondita sui metodi e sul tipo di bici che si ha sottomano. La bicicletta è uno strumento semplice, non servono strumenti aerospaziali o manualità da meccanico della Ferrari per completare un restauro fai-da-te. L'ultima alternativa è rivolgersi a un restauratore di biciclette d'epoca, in questo caso il risultato è garantito, il rovescio della medaglia sta nel costo assai elevato e nella scarsa presenza sul territorio di professionisti in questo settore.

Vale la pena restaurare la mia bici d'epoca? Non mi sento di esprimere o quantificare mai il valore di una bici, soprattutto quando subentrano valori affettivi, però è bene sapere che per eseguire un restauro discreto è indispensabile un fattore: la Pazienza. La pazienza è indispensabile per la buona riuscita del lavoro, un restauro a tempo perso può richiedere mesi di lavoro, la pratica e l'esperienza bisogna saperla acquisire con la ricerca e lo studio attraverso gli, ormai, molteplici siti web dedicati, ma soprattutto facendo esperienze personali. Se si decide di addentrarsi in un restauro fai-da-te è necessario premunirsi di dedizione e tempo per imparare, by-passare tutto ciò, domandando quello che ci interessa senza far fatica e senza approfondire con i propri mezzi, comporta una assimilazione lacunosa dei valori e dei principi che regolano il mondo delle bici d'epoca. Detto ciò possiamo valutare assieme se una bici, per rarità o caratteristiche di pregio, vale la pena di restaurarla o meno. Spesso l'elevato costo dei pezzi di ricambio può essere aggirato andando alla ricerca personalmente dei pezzi di ricambio necessari, in questo caso la pazienza gioca un'altra volta un ruolo determinante, infatti per cercare ricambi low cost è necessario dedicare molte ore alla ricerca fra robivecchi, rigattieri, cascine, officine e magazzini.

Dove posso trovare i pezzi di ricambio? Il mezzo Internet ormai tocca tutti i nostri lati della vita, quindi è possibile reperire pezzi di ricambio per bici d'epoca anche navigando nei più famosi e-commerce e nei siti di Annunci on line. Anche se il metodo più logico e senz'altro più culturale è frequentare le mostre/scambio e i mercatini che si tengono mensilmente in tutto il centro/nord Italia, in questi contesti si trova più o meno tutto ciò che si cerca , inoltre si possono conoscere addetti ai lavori, collezionisti e tanta gente competente, frequentare questi ambienti e i suoi personaggi vi permetterà di entrare nella rete di conoscenze e in futuro saprete a chi rivolgervi per richiedere ciò che state cercando. Il primo errore è pensare che esista un grande magazzino dove basta dire la marca della bici e il commesso (o Io) vi porta tutto ciò che cercate. Posti e situazione del genere non esistono per fortuna! Domandatemi ciò che state cercando, se posso aiutarvi lo farò senz'altro, in caso contrario la soluzione migliore è appellarvi ai miei consigli precedenti.

Voglio "quella" bici! Spesso mi viene richiesto di potervi procurare una bici in particolare, magari perchè il nome lo si è sentito lodare da una persona competente, nonostante la bici in questione sia di una rarità esagerata. Molte della volte anche l'appassionato più accanito e ben inserito nel mondo della bici d'epoca fatica mesi o addirittura anni per scovare una bici di gran valore o rarità... Quindi è sempre bene che il neofita inizi la sua avventura per gradi, facendosi le ossa su bici di livello più popolare, senza dover smorzare l'ambizione, bensì procendendo su livelli sempre maggiori, per meglio cogliere ed assaporare la bicicletta e la storia che si ha tra le mani. Inoltre è impensabile che io possa sapere tutte le bici e le componenti in vendita presso amici e conoscenti... pertanto chiedetemi pure la bici o il pezzo che cercate, se ho il giusto contatto abbiamo risolto il problema, altrimenti vi consiglio di girare per mercatini e mostre scambio entrando nella rete di conoscenze di cui accennaco prima.

Quanto vale la mia bici? Non amo dare valutazione economiche alle biciclette che mi vengono sottoposte. In primo luogo, perchè dietro a tale domanda spesso si cela un personaggio con il solo scopo di vendere e ricavarci il più possibile, lo scopo di questo blog è promuovere la passione verso le bici d'epoca e aiutare gli appassionati nel restauro, non di certo si tratta di un "centro valutazione" al servizio di tutti. Anche perchè di solito chi esegue perizie e stime viene lautamente retribuito. In secondo luogo è bene sapere che dietro alla valutazione di una bici ci sono infinite variabili: rarità, complessita tecnica, epoca di fabbricazione, completezza di accessori e componenti, stato di conservazione. Il fattore che và sempre tenuto in considerazione consiste nel prendere atto che solo poche tipologie di bici che per rarità, determitati stadi di completezza e originalità possono ambire a quotazioni vicine od oltre al migliaio di euro. Viceversa la maggior parte difficilmente possono essere vendute con quotazioni limitate a poche centinaia di euro. Addirittura molte biciclette del tutto comuni, recenti e in condizioni pessime possono avere un valore rasente lo zero. E' sempre bene, dunque, documentarsi in maniera approfondita prima acquistare una bicicletta o viceversa prima di inserzionarla per una vendita.

In conclusione ci tengo a precisare che i consigli che mi permetto di dare sono rivolti al Neofita che vuole entrare in questo mondo fantastico con la passione e la dedizione che dovrebbe contraddistinguere ogni appassionato. 

Ecco il nostro "rottame", una bici degli anni '60 completamente rovinata...









La regola fondamentale per ogni passione vera è sapersi sporcare le mani, avere pazienza e farsi un esperienza personale anche commettendo errori...

Guardate com'è diventata!!